Riscrivere un racconto senza futuro

Riscrivere un racconto senza futuro può diventare un'utile esercizio di scrittura, soprattutto quando non sappiamo cosa scrivere. Ma cos'è un racconto senza futuro?
Riscrivere un racconto senza futuro
Quinto capitolo sul tema della riscrittura di un racconto. Cosa fare con quei racconti giovanili, vecchie storie dimenticate o con i nostri peggiori scritti?
Tempo di lettura 4 minuti

Prima chiariamo il concetto di racconto senza futuro

è quel tipo di testo che una volta scritto non piace, ha dei buchi di trama o è una storia che reputiamo banale, scritta con sciatteria, pedante e stereotipata o qualsiasi altri aggettivo negativo vogliamo dargli (se non ci piace ci troviamo dentro il peggio del peggio); un racconto senza futuro può anche essere una storia che non siamo riusciti a completare (o non abbiamo voluto) per mancanza di informazioni o perché non avevamo abbastanza conoscenze personali, o immaginazione, da cui attingere.

Facciamo un primo esempio:

abbiamo scritto un racconto, lo abbiamo riletto e lo abbiamo fatto maturare per qualche settimana e dopo averlo letto ancora una volta non riusciamo a vederne il potenziale, non siamo affatto sicuri che ci piaccia e l’argomento che abbiamo trattato non ci interessa neanche più. Lo accantoniamo.

Secondo esempio:

scritto un racconto, fatto maturare e riscritto, ancora non ci convince e lo facciamo maturare ancora, quasi cercando di dimenticarcelo. Quando lo riprendiamo è passato diverso tempo, la nostra idea è cambiata, le nostre conoscenze sono maturate in nuove idee, il nostro modo di scrivere è addirittura diverso. Il racconto non ci piace per niente, non rispecchia il nostro nuovo pensiero, è un racconto di qualcun altro. Peccato per il tempo che abbiamo “sprecato”, potremmo pensare. Mettiamo da parte quella storia, dentro una cartella intitolata “le nostre vergogne”, potremmo fare questo.

Terzo esempio:

un racconto finito malamente, solo per chiuderlo, ma reputiamo che debba avere una seconda possibilità. Dopo i vari processi lo riscriviamo, lo miglioriamo, cambiamo il finale (o l’inizio o la parte centrale) ma ancora non va bene e quello che abbiamo scritto non ci convince e ci fa anche un po’ schifo. Anche in questo caso il tempo speso è molto, pensiamo, e non vogliamo “perderne” altro. Cartella “incompleti”.

Quarto esempio:

abbiamo scritto dei racconti quando ancora non avevamo aperto il vaso di Pandora, quando non sapevamo nemmeno che volevamo scrivere per raccontare, quando forse eravamo molto più liberi di ora ma molto più grezzi.

Rileggiamo quelle storie sorridendo al nostro giovane e ingenuo alter ego. Quasi tutta spazzatura, quasi… qualche idea non era poi così male in fin dei conti.

Questi quattro esempi danno un’idea più concreta di racconto senza futuro. Ci ritroviamo con dei testi finiti ma che o non riusciamo o non vogliamo migliorare.

Ho messo le virgolette alle parole perdere o sprecato perché è ovvio che quei racconti fanno parte del nostro retaggio di storie scartate, di esercizi a volte fini a se stessi, che sono necessari per arrivare poi a scrivere dei racconti (e dei romanzi) che sono in linea con le nostre aspettative, sia di idee che di stile; anche se non ci piace perdere tempo, visto che poi di tempo non ne abbiamo così tanto, dobbiamo abituarci all’idea che molte cose che scriviamo non servino a niente e sarebbe il caso di avere il coraggio di cancellarle.

Da un racconto mediocre può nascere comunque qualcosa, soprattutto se pensiamo di riscriverlo daccapo; nel farlo possiamo tenere a mente alcuni punti per provare a trasformare un racconto senza futuro in una storia che per lo meno abbia un senso nella nostra produzione, che potrà diventare un puro esercizio o che saccheggeremo per trasformarlo in una storia nuova, più in linea con il nostro stile o con le nostre nuove idee che abbia del mondo.

Idee per riscrivere un racconto:
  • Cambia il punto di vista della voce narrante
  • Guarda la storia dall’occhio di un altro personaggio
  • Metti la vicenda in un altro periodo storico
  • Cambia la città
  • Metti la vicenda in un diverso genere letterario (giallo, fantascienza, rosa etc)
  • Aggancia la storia ad un’altra storia che hai scritto
  • Parti dalla fine della storia
  • Fai sbalzi temporali
  • Inserisci la storia all’interno di un evento accaduto davvero
  • Crea un nuovo personaggio all’interno della storia
  • Diventa, per quella storia, l’opposto di quello che sei
  • Riscrivi il racconto come fossi il tuo scrittore preferito
  • Flusso di coscienza
  • Racconta storia tramite articoli di giornale, tramite pagine di diario etc
  • Usa tutti questi espedienti insieme

Di sicuro ci sono altri modi per poter trasformare un racconto in qualcosa di diverso ma per ora mi sono fermato a quindici punti, per i quali è necessaria tanta immaginazione, che sono solo delle tracce poiché ognuno di questi spunti, volendo, apre un mondo di possibilità.

Non è detto che fare questi esercizi trasformi il racconto mediocre in un buon racconto ma di sicuro ci aiuta a ragionare di più sulle storie che scriviamo e riuscire, di tanto in tanto, a fare qualche piccola programmazione, esercitarci soprattutto a saper vedere la storia nel modo migliore per poterla raccontare nel nostro miglior modo.

In definitiva riscrivere un racconto senza futuro è un semplice esercizio di scrittura e nient’altro.
Spesso da questi esercizi nascono delle cose interessanti, a volte le basi per qualcosa di importante come un romanzo.

Capita molte volte di sedersi davanti al computer e cincischiare, consumare tempo a provare a scrivere qualcosa che non è ancora ben chiaro in testa o peggio, avere il foglio bianco davanti agli occhi e non sapere che fare.

In questi casi possiamo giocare questa carta per toglierci dall’impaccio: prendiamo un racconto senza futuro, decidiamo, anche casualmente, di riscriverlo con uno di quegli espedienti che ho elencato, e farci trasportare per un’ora in quella nuova storia…

… e chissà, magari avevamo la storia giusta già tra le mani ma dovevamo solo cercare il modo giusto di valorizzarla.

Riscrivere un racconto senza futuro e dare una seconda possibilità ad una storia di essere quella per cui è nata.

Riprendete mai i vostri vecchi scritti per resuscitarli?
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