Rivista Spore, contaminazioni fantastiche – Una rivista alla volta

Ho scelto la rivista Spore (Spore rivista) stavolta per un motivo ovvio, per me:

Il tema delle storie (e approfondimenti) che pubblica.

Dopo un mese e mezzo torno a parlare di una rivista online. Ci ho messo un po’ di tempo per tornare su questo argomento perché ci vuole tempo, in sostanza. Leggere i racconti, le rubriche e le sezioni particolari non è cosa veloce sebbene sia molto divertente e appassionante. Una rivista letteraria è un luogo sacro, dove molta gente lavora, molto spesso solo per passione, e va analizzata con calma e attenzione. Spero di riuscire nell’intento.

Il layout del sito è semplicissimo, come piace a me e come, più o meno, ho voluto impostare il mio blog.

Un’immagine in cima, una barra con dei pulsanti e sotto gli articoli. Si parte con le letture! Non c’è bisogno in principio di fare altro, basta scorrere e si potranno trovare i racconti in ordine di pubblicazione (dal più recente) insieme agli articoli d’approfondimento o le sezioni particolari.

Di lato sulla destra altri collegamenti, ancora più semplici e minimali:

  • Il motore di ricerca all’interno del sito

  • Le tre sezioni (vengono raggruppate sotto la dicitura Altrove in cui troviamo 1) Diari del domani 2) Portali 3) Storie            
  • Gli Archivi divisi per mese                            

  • I tasti social

In fondo, per chi cercasse qualche argomento specifico, ci sono i Tags da non sottovalutare se si vuole navigare a “sensazione” all’interno del sito.

Molto facile da consultare ecco tutto. La semplicità è sempre ben apprezzata.

Logo Lorenzo Palloni

Sotto il logo di Lorenzo Palloni (pulsante cliccabile che riporta ad una ricerca sul web), un fumettista fondatore dell’associazione culturale MAMMAIUTO e docente della scuola internazionale di Comics, tra le altre cose, c’è subito una frase già di per sé esaustiva:

“Spore Rivista nasce dalla necessità di poter visitare liberamente un luogo situato oltre tutte le soglie, le botole e i sipari, in quanto passaggi verso il fantastico.”

Rivista Spore è una zona franca nella quale si possono leggere storie di ogni genere fantastico e non solo. Le categorie accettate nel loro sito sono davvero tante e spaziano dal fantasy allo sci-fi fino addirittura al pulp. All’interno di  questi esempi che ho fatto troverete altre mini-categorie.

Avete una storia strana, un po’ horror, un po’ distopica e il protagonista è un misto tra Gregor Samsa, Roland Gilead e Charles Dexter Ward? Spore rivista e il luogo giusto per provare ad inviare un racconto di questo tipo.

“Perché in una realtà che è ancora più assurda dell’impossibile o che fluttua in una palude di eterna mondanità e noia ordinaria, la spora di resistenza è ciò che ci fa sollevare il velo che copre le cose e che ci permette di varcare il confine.” - Spore -

Ma sarei molto riduttivo a semplificare così. Per conoscere in parte una rivista c’è solo un modo efficace… non credo che io lo debba esprimere a chiare lettere, no? Mettiamoci un maledetto hashtag per usare un linguaggio “terra terra”:

#bisognaleggere

L’header è dell’illustratrice Lipsteria (nome cliccabile a cui si accede alla pagina Facebook)

Spore di resistenza

In questa pagina statica (statica perché è fissa e non cambia, non perché sia in qualche modo noiosa) si possono trovare altri input per conoscere meglio la filosofia della rivista.

La frase in evidenza già parla da sola:

IN BATTERIOLOGIA LE ENDOSPORE SONO PARTICOLARI STRUTTURE MOLTO RESISTENTI SVILUPPATE DAI BATTERI IN CONDIZIONI AMBIENTALI SFAVOREVOLI.

Trovo questa pagina ben congeniata. Oltre ad approfondire quello che per i redattori è Spore rivista ci sono anche degli ottimi spunti di lettura.

Ci sono citazioni riguardanti il genere che Spore abbraccia e tutte con la firma di autori importanti. Abbiamo Tolkien, non potevano mancare Lovecraft e Philip Dick, Arthur C. Clark e anche David Linch, che ha pubblicato qualche libro, tra i tanti.

Inviare una storia

Dopo aver compreso cosa tratta la rivista andiamo a vedere come possiamo provare a collaborare con Spore. Vengono presi in esame racconti, recensioni e articoli, l’importante è rimanere in quell’ambito specifico che, ricordo, è molto vasto seppur collegato.

Essere consapevoli di avere la possibilità di inviare qualche testo particolare, di difficile collocazione poiché magari è in un limbo tra saggio e storia, può essere interessante e stimolante.

“Spore accetta racconti, illustrazioni, foto, brevi pezzi di non fiction, qualsiasi produzione affetta da contaminazione irreale.”

Le regole da seguire per l’invio di materiale e semplice e senza troppe pretese. Li riporto qui sotto, paro paro a come è nel sito. Ma non fidatevi ciecamente e andate a controllare con i vostri occhi:

  • i testi devono essere in formato rtf, doc o docx, le immagini in png, jpg, jpeg

  • la lunghezza massima di un elaborato è di 20.000 battute                            
  • accettiamo racconti a puntate (in tal caso, inviaci anche una breve sinossi o un pitch)

  • invia al massimo due racconti per volta             
  • il file deve essere rinomato autore_titolo                 
  • se ti va racconta qualcosa di te, per esempio dicci quali sono le tue letture e il tuo genere preferito

20000 battute sono un bel po’

Si possono spezzare in due o tre episodi se è il testo è troppo lungo.

Se si usa il formato odt trasformarlo in rtf o doc o docx è un gioco da ragazzi (programmi online di conversione per esempio). Scrivere il proprio nome, il titolo dell’opera e qualche accenno sulla propria vita non mi sembra così terribile.

Insomma per inviare opere alla rivista Spore l’unico impedimento siete voi stessi.

 

“Non essere timidə, scrivere fa bene.” - Spore-

Diari del domani
Copertina di Claudia Corso

Diari del domani è una sezione o categoria all’interno del sito, come lo sono Storie e Portali, l’unica che è sulla barra in evidenza all’inizio del sito. Anch’essa è una pagina statica nella quale si trova un breve testo che spiega il senso di questa sezione, a cui è possibile inviare opere precise.

La copertina dei Diari del domani è opera di Claudia Corso. Di lato, nel sito, si può trovare il link per il suo profilo instagram  – @aetnensis

Il discorso è facile da seguire, forse anche perché me lo sono immaginato più e più volte nella mia testa.

Gli autori fantasy, fantascienza e le sue diramazioni hanno sempre cercato di immaginare nuovi mondi, nuove derivazioni dell’evoluzione dell’uomo, universi alternativi utopici o distopici, diramazioni della storia paradossali, bizzarri e deliranti.
Non è solo un gioco di fantasia, come si potrebbe pensare. Magari si parte da quello spunto ma sempre si trasforma in altro. Immaginare i possibili futuri o i possibili passati porta sempre a pensieri alti, filosofici e sociologici. Provare a disegnare con le parole una realtà distopica, per esempio, può farci ragionare sul nostro presente e, se si è fortunati, farci aprire gli occhi su quello che siamo e che non facciamo/facciamo.

“Siamo a un passo dal perfezionamento umano – un avanzamento tecnologico a tutto tondo che non lascia indietro medicina, ecologia ed esplorazione spaziale – e lo stesso passo può portarci al baratro.” - Rivista Spore -

Diari del domani vuole incoraggiare un tipo di scrittura che parte dal fantastico per tornare ai giorni nostri con più solidità e più consapevolezza. Quello che si può immaginare si può realizzare ma attenzione alla trappola, al rovescio della medaglia.

Mi piace davvero molto questa introduzione alla sezione Diari del domani. Scrivere storie di questa caratura è per me fondamentale, molto spesso solo per comprendere quello che il futuro potrebbe riservarci, la maggior parte delle volte per capire che vedere non sempre può essere l’esame finale per credere. La verità la costruiamo con la nostra percezione che potrebbe essere sbagliata. L’inganno si nasconde dietro qualcosa di solido, che si può toccare e vedere, a cui sembra impossibile dire “non esiste”

Rispondiamo alla domanda: Come si racconta la catastrofe?

In fondo si può trovare un chicca. La playlist ufficiale dei Diari del domani, creata su Spotify, che sto ascoltando proprio mentre scrivo questo articolo.

Mi sta facendo impazzire questa Summon the fire di The comet is coming! Sono dentro una navicella spaziale insieme ad un gruppo di cacciatori di taglie e mi sto preparando per uscire e agganciare manualmente un navicella alla deriva sperando di trovare almeno il cadavere del criminale.

Ci sono i Rem con la famosa It’s the end of the world as we know it, Higway to the hell degli AC/DC, David Bowie, Radiohead, Beatles e Pink Floyd e Veltet Unnderground ma non è tutto come sembra.

Can, Stereolab, Nine inche Naills, Tricky, qualche gruppo giapponese con delle canzone prese dalla colonna sonora dell’anime Neon GEnesis Evangelion, un pezzo tratto dalla colonna sonora Mad Maxy – Fury Glory.

Una playlist di una sessantina di canzoni che ti trattengono in questo clima ovattato, come se mancasse la gravità, estremamente fragile, come un palloncino ad elio lanciato nel cielo.

Segnalo Immensità di Andrea Laszlo de Simone. Sono diventato Quicksilver e mentre si lanciavano proiettili uno contro l’altro ho fermato il tempo e ho deviato le pallottole e salvato i miei amici.

Rivista Spore Calendario 2021

All’inizio non avevo capito bene cosa era questo calendario. Il rasoio di Occam mi ha aiutato.

Un calendario è un calendario.

Si può scaricare in pdf tramite Google Drive con facilità.

Ogni mese ha due pagine dedicate:

  • nella prima si può trovare il nome del mese, delle caselle rettangolari vuote per i sette giorni della settimana e una lista di scrittori con di fianco il giorno del proprio compleanno.
  • invece nella seconda una sorta di breve racconto accompagnata da un illustrazione e il calendario vero e proprio del mese.

Il tutto condito con delle belle illustrazioni.

Ad ogni mese, in calce, c’è il nome dell’autore del racconto e il nome dell’illustratore con il suo contatto Instagram.

È un regalo molto interessante (soprattutto gradito) per i lettori che oltre ad avere un qualcosa di bello e originale da appendere su una parete, ha qualcosa da leggere, le date di nascita degli scrittori, nuovi autori da ricercare e spazio per prendere delle note.

Bello ed efficace.

Storie

Come dicevo prima il sito è diviso sostanzialmente da tre sezioni. Una di queste, la più corposa e soprattutto il nucleo vivo della rivista, è la categorie Storie.

C’è tanto da leggere all’interno del sito e sarebbe impensabile e utopico per me passare al vaglio tutte le storie/articoli.

Il genere che la rivista abbraccia credo che lo abbia spiegato a dovere.

Oltre a i racconti si possono trovare brevi estratti di qualche libro già in commercio. Ottimo modo per conoscere qualche testo nuovo di genere. Inoltre, almeno durante la mia visita nella rivista, ho trovato anche un estratto di un libro di una autrice straniera, argentina per la precisione, quindi, se fosse anche il primo non italiano ad essere ospitato nella rivista, possiamo affermare che c’è stata e ci sarà anche una componente internazionale all’interno di Spore.

Di solito non riassumo la trama di niente e in questo non cambierò le mie abitudini però elencherò i racconti e gli articoli che ho letto, compreso di autori, e li commenterò con una frase.

Questo mio articolo, come ho già fatto in passato e come farò in futuro, è un modo per andare ad analizzare nello specifico la singola rivista e così facendo avere una panoramica più dettagliata di come si può inviare un testo, il modo in cui farlo e soprattutto il genere che affronta proprio per evitare di sbagliare l’approccio o di perdere tempo e far perdere tempo. Non ha senso inviare un racconto rosa ad una rivista che pubblica solo gialli, no?

Ma è anche un modo per trovare nuove letture e nuovi autori, soprattutto italiani, che magari si avvicinano molto al nostro modo di scrivere e in particolar modo a quello che ci piace leggere.

"Breve distrazione"
"Pulizia di virus umani"
"Subdola giravolta"
"Nuvola"
"Odore del tempo"
"È stata Elysia a trovarci tutti quanti"
"Sorella Valentina"
"Un Helo612 può generare & trasmettere fino a tre tipi diversi di endorfine pure contemporaneamente..."
"Infatuazione della solitudine"

Portali

La sezione Portali è uno spazio per gli approfondimenti sempre di natura fantastica, per usare un termine che cerchi di raggruppare tutto quello che questa rivista vuole includere nel suo sito.

Ne ho letto alcuni e credo che continuerò ad andare a leggere anche gli articoli più vecchietti.

Gli ultimi usciti portano la firma di Diana Colombre, presente anche nella sezione Storie con un racconto lungo diviso in due post, Locuste.

Scritti bene e infarciti di succulenti dettagli e citazioni. Tutti e tre assolutamente da leggere.

In questo articolo Diana tratta del miraggio dell’isola fantasma concentrando l’attenzione sulle isole Canarie prima e dopo la loro scoperta, con un corposa bibliografia e con i link per i testi letti online per le ricerche. Note a piè pagina per contestualizzare il proprio concetto aggiungendo ulteriori fonti. Miraggi, leggende, resoconti, studiosi antichi e capitani coraggiosi stuzzicano la fantasia dentro un pezzo di storia non troppo antica.

Stesso modus operandi. Un discorso ben congeniato infarcito di testi antichi, vecchie credenze, leggende e via discorrendo, tutto sempre coadiuvato dalla bibliografia e note a piè pagina.

In che punto della Storia si inizia a parlare di lupi mannari? Lei risponde a questa domanda e non solo.

Diana qui con il suo oramai consolidato modo di impaginare la storia nella storia (anche se in realtà questo articolo viene prima degli altri due; ma come ho detto sono andato a ritroso) racconta aneddoti sulla famosa band, i Queen, inerenti al mondo della fantascienza e del fantasy. Chicche per i fan e interessanti notizie per noi comuni mortali.

Brian May ha collaborato nella missione New Horizon con la Nasa? Ebbene si.

Giusto per farvi un esempio.

Andando più a fondo di questa rubrica ci sono altri interessanti articoli tra cui due estratti di libri riguardanti sempre l’immaginario fantastico, in particolar modo le origini di due dei più importanti archetipi del mondo dell’horror: gli zombie e i vampiri

C’è dell’altro. Erica Casalini ha cercato di intervistare alcune case editrici, sempre di genere, durante il Salone del Libro. Ci sono ben tre articoli dedicati. 

E credo che continuando a scavare nella sezione Portali molti altri articoli di diversa connotazione attireranno la mia attenzione.

Diari del Domani

Diari del domani è una variante del genere che Spore affronta. Si parla di futuri possibili, distopici o utopici a seconda del punto di vista

Do the Evolution di Nicolò Carzaniga si addentra in futuro lontano dove il modo di vedere l’antropologia dell’essere umano è completamente rovesciato.

In Insanity di Barbara Bedin si raggiunge un luogo non troppo lontano nel futuro. Distopico, che fa paura, presagio di sventura poiché su alcune cose non credo che siamo troppo lontani. Ricorda per certi versi Il mondo nuovo di Huxley.

Il racconto 01001001 pensieri meccanici di Stefano Besi è un misto tra 01110100 01100001 01101110 01110100 01101111 e tra 01110011 01101001 01101100 01101001 01100011 01101001 01101111. Fresco e innovativo.

Conclusioni

Spore rivista (o rivista Spore) è luogo adatto a chi, come me, ama tutto quello che circonda il mondo della fantasia. Il sito è molto facile da spulciare e ci sono aggiornamenti almeno una volta a settimana (a Giugno sono usciti sei racconti/articoli). Con i Tags in fondo alla pagina si può cercare argomenti mirati e ad ogni racconti ci sono dei collegamenti ad altri racconti/articoli con argomento affino. Su ogni post c’è una piccola biografia dell’autore e dell’ideatore del disegno/illustrazione. Quest’ultimo ha anche il pulsante di collegamento per il profilo Instagram.

Ho scavato affondo nel sito ma non ho trovato i nomi dei redattori.

Non ho trovato nemmeno una specie di ritualità nella firma di illustratori o scrittori. Chiaro segnale delle molte persone che gravitano e collaborano intorno a Spore.

Unica eccezione (assolutamente positiva) è la firma di Diana Colombre per tre articoli e un racconto.

C’è molto materiale nel sito e non sono riuscito a visionarlo tutto quindi potrei sbagliare per quanto riguardo questo ultimo commento.

La data di nascita della rivista non sono riuscito a trovarla.

In conclusione trovo Spore un luogo interessante, pieno di spunti (sia per lettori che per scrittori), che ospita molte firme e molti temi diversi seppur estremamente affini.

Il layout minimale è coadiuvato dall’enorme importanza che la rivista dà alle illustrazioni che abbelliscono gli articoli e gli danno un tocco di personalità.

Per chi ama questo genere Spore diventa uno dei fulcri per leggere quel tipo di storie. Spore diventa un gigantesco quaderno per appunti dove andar a ripescare un nuovo autore preferito, nomi di scrittori che prima non si sapeva nemmeno l’esistenza, luoghi e leggende che si volevano tanto approfondire. Lettura e disegno, mondi robotici o passati di universi alternativi, diavolo e zombie, vampiri e viaggi nel tempo.

Per chi scrive è sostanzialmente la stessa cosa.

Un blocco notes dove si trovano idee interessanti per racconti o romanzi, per iniziare delle ricerche, per confrontarsi con altri autori che scrivono sugli argomenti che scriviamo noi, sia leggendo le loro opere che provando ad inviare i nostri testi e alimentare questo fantastico mondo, ad oggi un po’ troppo alla moda, ma che ci fa andare lontano con la testa, per almeno qualche ora, e ci fa riflettere su temi molto elevati.

"Il fantastico rompe la crosta dell'aspetto ... qualcosa ci afferra per le spalle per buttarci fuori da noi stessi. Ho sempre saputo che grandi sorprese ci attendono dove abbiamo imparato a non essere sorpresi da nulla, cioè, dove non siamo sorpresi dalle interruzioni nell'ordine.” (Julio Cortázar)

Adesso è arrivato il mio turno

Ripeto una verità incontrovertibile:

Questi articoli sulle riviste sono quasi esclusivamente per me. L’idea nasce dalla mia riluttanza (timidezza) ad inviare i miei testi alle riviste. Allora ho pensato che per motivarmi ad inviare i miei racconti potevo usare la scusa dell’articolo per parlare della mia esperienza.

Unica regola:

Se non invii un racconto non puoi fare l’articolo.

Il racconto che ho proposto a Spore l’ho corretto molte volte. Un testo un po’ crudo sebbene l’argomento sia già visto e rivisto. L’avevo fatto leggere ad alcuni amici, insieme ad altri racconti, e questo è piaciuto, è risaltato in mezzo alla mischia.

Il titolo del testo è “Pagine” e non è lungo. Rimane prepotentemente nelle 20000 battute richieste.

Ambientato in futuro distopico un po’ inflazionato.

Ecco la mail che ho inviato a Spore.

Rivista spore invio raccontiìo
Ho fatto un errore perché ho usato una mail strana indicando il mio pseudonimo invece del mio vero nome, come sempre per timore di rivelare le mie vere credenziali.

Invece avrei dovuto inviare il racconto con il mio nome vero per evitare di venir associato con il blog.

Per carità! Credo che avrò avuto dieci visite in tutto. Il mio errore si dissolve insieme alla nebbia che nasconde il mio sito. Quindi tutto bene, in fin dei conti.

L’articolo finisce qui. Spero di non aver tralasciato niente.
É stato utile l’articolo? Avreste voluto sapere ulteriori dettagli o un approfondimento di alcune parti? Insomma criticate senza colpo ferire, commentate e sono benvenuti tutti i suggerimenti possibili immaginabili.
La sincerità, sempre e prima di tutto.
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