San Francisco 2014 – Cumuli #11 – Racconto

Lascia un commento / I miei racconti / Di Be Frank / 25/01/2023

San Francisco 2014 - Cumuli #11, il primo racconto della serie ispirata a fatti realmente accaduti.

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Cumulo è una parola dal doppio significato che in entrambi i casi calza a pennello con l’idea dei racconti che voglio pubblicare sul mio blog in questo nuovo anno.

Mucchio, quantità di cose, per lo più dello stesso genere, raccolte insieme: un cumulo di roba

Già la prima definizione del vocabolario è esaustiva per spiegare il concetto, la linea guida che collegherà i racconti. Sono episodi della mia vita, in ordine sparso, che uniti insieme formano i miei cumuli, la nube spessa, di colore grigio o bianco, (…) dovuta a correnti ascendenti.

Inizio con Cumuli #11 che ho chiamato San Francisco 2014 per cercare anche di dare un ordine temporale sebbene la serie di racconti non saranno sistemati (e pubblicati) con un metodo prestabilito.

Questo, come i prossimi che verranno, sono racconti che hanno molte dettagli autobiografici e riferimenti a fatti realmente accaduti ma che saranno manipolati, purtroppo o per fortuna, dalla mia memoria che potrà ricordare fatti specifici nel minimo dettaglio e altri rielaborati dalla mente a seconda della sensazione che associo a quello specifico ricordo.

Di reale ci sarà, dunque, le sensazioni che ho provato (o che ricordo di aver provato), mentre tutto il resto potrà rimanere nel limbo del dubbio: sarà successo davvero in quel modo?

Introduzione al racconto

Sono stato a San Francisco per più di un mese insieme a due miei carissimi amici dopo un lungo viaggio iniziato in Brasile. Abbiamo lavorato in un ostello a San Francisco, a Chinatown, per qualche ora al giorno, in cambio dell’alloggio, con pochi soldi e tanto spirito d’avventura. In questo racconto, con molta ironia e uno ritmo molto veloce, in un flusso di coscienza organizzato, parlo di alcuni momenti che abbiamo passato nella famosa città della California tra cui il primo giorno in cui ci siamo installati nell’ostello a Chinatown, gestito da giovani ragazzi americani, che ci hanno accolto a braccia aperte.