Blog e social sono obbligati a stare insieme?

Social e blog sono obbligati a stare insieme

Ci sono molti blog che vanno da soli senza bisogno dei social, altri, invece, ne hanno un disperato bisogno.

Credo però che i blog senza almeno un social, si contino sulle dita di una mano.

Blog e social sono imprescindibili l’uno dall’altro? Blog e social sono obbligati a convivere insieme?

Vi racconto la mia giovane esperienza e come sono arrivato a considerare blog e social facce della stessa medaglia.

Nel 2021 ho deciso di aprire un blog perché, come autore emergente, sentivo la necessità di proporre i miei testi di narrativa al pubblico, uscire fuori dal mio piccolo giaciglio e mostrare al mondo quello che scrivevo.

Sono consapevole che un anno non può bastare a portare, sul mio sito, traffico sufficiente per far avvicinare le persone ai miei scritti (forse neanche cinque anni sono sufficienti) ma sono altrettanto consapevole che il blog è l’unica forma possibile per me, i miei interessi e i miei obiettivi.

Per un autore, di qualsiasi nicchia, il blog permette di mostrare i propri scritti senza alcun tipo di limitazioni riguardanti lo spazio fisico del testo, l’organizzazione e la forma dei propri contenuti. Non ci sarà nessuno che ti potrà censurare (almeno per ora), bannare, segnalare o costringere a togliere i tuoi scritti all’interno del tuo spazio privato (mica vi mettete a copiare no?).

Il blog inoltre rimane lì, inscalfibile ai venti che corrodono anche il ferro. Può succedere che il servizio di hosting a cui ci si appoggi può avere un collasso, un guasto, possono andare a fuoco i server, ma basta avere sistematicamente alcuni accorgimenti e tutto si risolve (anche se con molta fatica).

Un sito internet è la vetrina del mio negozio se non il negozio stesso dove all’interno ci sono i miei articoli (tra l’altro gratuiti). In questo spazio sono libero di fare quello che mi pare e piace.

I social non sono la prima strada da percorrere.

La forma del blog funziona ancora?

Ma la domanda migliore che possiamo farci è: che cosa pensiamo di ottenere con il blog?

È una domanda a cui non posso rispondere con precisione. Chi sa cosa accadrà fra un anno, due anni, cinque anni?

L’idea iniziale era quella di usare il blog come contenitore delle mie storie e dei miei interessi in modo tale da far trovare al mio futuro lettore dei miei romanzi altre storie da poter leggere.

Mi sono reso subito conto che pubblicare sul mio blog solo i miei racconti non è sufficiente a far arrivare lettori, c’è bisogno di qualcos’altro anzi di diversi altri fattori:
  • I lettori hanno bisogno di conoscere la persona che c’è dietro alle storie, con i suoi interessi, debolezze, virtù e scorci delle sua vita
  • Molte persone cercano contenuti che siano utili nella pratica
  • Comprendere su quale pubblico vuoi concentrarti

Ci sono moltissimi blog che parlano di questi elementi e ne ho letti tantissimi prima di iniziare. Ero consapevole di questo ma non me ne curavo.

Pensavo: Non ho fretta, non voglio mostrare il mio volto, non voglio scendere a compromessi con me stesso, pubblico i miei racconti e poi si vedrà.

Si torna sempre alla motivazione per cui si scrive (che cambia in continuazione, incredibile). L’unica cosa che a me interessa attualmente è che qualcuno legga quello che scrivo, nient’altro. Per arrivare ai lettori cosa devo fare? Una volta compreso cosa voglio ottenere dal blog (lettori), la forma di questo spazio personale libero da restrizione per me rimane ancora una soluzione utilissima e necessaria per chi scrive. Ce ne sono tanti di blog e non tutti vengono letti ma non per questo il blog non funziona.

Blog e social network

Le differenza sostanziale tra un social network e un blog sono due:

- Nel mio blog posso scegliere e gestire praticamente tutti gli aspetti che desidero mentre nel nei social ci sono limitazioni di testo, di grafica per non parlare del modo in cui i miei contenuti devono essere fluiti (instagram e tik tik, per esempio, avvantaggiano chi fa reel/video)
- Il blog è di mia proprietà (ho comprato un dominio) mentre sui social lo spazio che ho è in comodato d’uso. Sono soggetto a regole ben precise e non posso dire tutto quello che voglio. I social sono diventati dei veri e propri editori che possono scegliere cosa cancellare e cosa no (anche senza un reale motivo) spesso bloccando la pagina/profilo per settimane. In questi ultimi due anni hanno tolto la maschera riguardo questo aspetto.

I social però ti offrono una strada più immediata per veicolare i tuoi contenuti e, almeno all’inizio, non si può prescindere dall’utilizzarli. Se non avessi aperto un profilo social (e ne ho provati diversi prima di scegliere su quale concentrarmi) starei ancora cercando di far arrivare i miei articoli in alto nelle ricerche per attirare visitatori, utilizzando il mio tempo per studiare quelle tecniche anziché scrivere (o peggio scrivendo in base a quelle tecniche).

Ne avrei fatto volentieri a meno, credetemi, ma ne comprendo l’utilità, l’accetto più che altro.

I social hanno in definitiva meno regole per poter arrivare alle persone:

- Nei social con i giusti hashtag, un buon video o una buona foto, (non parlo delle didascalie perché secondo me le leggono davvero in pochi e non sono così necessarie), le giuste menzioni, ci si fa trovare. Parlo sempre del minimo sindacale, voglio essere chiaro su questo perché anche quel mondo è saturo, c’è molta concorrenza e per fare il salto di qualità, anche lì, ci vuole del sano e duro lavoro. Un blog può anche non essere visitato da nessuno per molto tempo mentre invece un post e un profilo può essere visto, anche se solo da amici e conoscenti.
- Nel blog è importante il titolo, la descrizione meta, i link interni e esterni, le foto, la velocità di caricamento della pagina e molti altri valori che fanno si che un articolo possa essere in alto nelle ricerche e quindi essere cliccato.

Quindi il blog è necessario e va curato come la propria casa e i social possono fare pubblicità alla tua casa.

Ma è funzionale ai tuoi obiettivi utilizzare i social solo per dire: -ehi, ci sono anch’io, scrivo anch’io, guarda che c’è di nuovo!-

Il duro lavoro del blogger sui social

“Se non ci metti la faccia…”

Chi utilizza i social network vuole vedere il volto della persona che segue (o che potenzialmente seguirà).

Sono stati tanti anni senza i social e sono stato benissimo. Quando per forza di cose ho aperto un profilo (iniziando da 0 follower) mi ero imposto di non mostrarmi, di celare il mio volto sotto uno pseudonimo e lasciare che le parole scritte fossero la mia faccia. Purtroppo non basta e mi sono dovuto ricredere. Sto venendo a patti con me stesso e sembra di star firmando un contratto con il diavolo.

Con i miei tempi sto cercando di passare ad utilizzare i social per pubblicizzare i mie scritti ad utilizzarli anche per mostrare chi sono, quello che mi interessa e raccontare le mie storie in modo più informale.

Ho detto con i miei tempi proprio perché devo ancora capire come fare nello specifico anche se qualche idea mi è venuta:

  • Racconterò i mie articoli in alcuni brevi video
  • Mostrerò tutto quelle faccio per scrivere
  • Farò vedere gli strumenti che uso nella quotidianità per mantenere l’attenzione sulla scrittura
  • Manterrò le rubriche che funzionano trasformandole in contenuti visivi e/o audio
  • Parlerò dei miei interessi personali

 

Sarà un durissimo lavoro che verrà aggiunto alla scrittura, al lavoro che porta i denari, alla musica e alla mia vita privata.

C’è bisogno di programmazione alla massima potenza ma anche della sana improvvisazione. Se voglio arrivare a far leggere quello che scrivo, che è il mio obiettivo primario, non posso continuare ad aspettare. Unica regola: continuare a divertirsi.

Blog e social: forzatamente insieme

Come ho detto durante tutto il post il mio obiettivo è far arrivare i miei scritti alle persone. Non posso però pensare di arrivarci solo ed esclusivamente con il blog, ho bisogno di aiuto, una vetrina in più, qualcosa che mi dia una spinta per andare avanti, altrimenti sembra di avere un diario che leggo solo io.

Per uno scrittore agli inizi credo che sia importante avere sia il blog (spazio personale personalizzabile al 100%) che un social (con regole e limitazioni) in modo da poter arrivare da più punti del web e farsi trovare sia nel caso che qualcuno cerchi argomenti su cui abbiamo scritto ma soprattutto nel caso qualcuno cerchi proprio noi.

Pensate di aprire un blog o preferite appoggiarvi solo ai social?

Pensate che sia imprescindibili l’uno dall’altro?

 

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