Pausa di riflessione dal blog

Sono due mesi che non scrivo niente per il blog. 

Ufficialmente perché avevo un problema tecnico, ufficiosamente perché avevo bisogno di staccarmi per un momento dal blog, dal web e dai social.

Questo tempo è finalmente finito, la pausa di riflessione dal blog è terminata.

Pausa di riflessione dal blog

Tempo di lettura 4 minuti

Siamo quasi a fine giugno, della pioggia di questi due mesi dovrebbe rimanere solo un ricordo, l’estate entrerà con ufficialità domani. Il fattore ambientale ha un grande impatto sulle scelte che facciamo ma penso che tornare, con una nuova energia, a scrivere per il blog, eliminando quelle ansie che spesso avevano guidato i miei piani editoriali e anche alcuni articoli, sia frutto di un percorso più strutturato, nella quale questa pausa di riflessione dal blog ha avuto un effetto tonificante (un po’ di sole e di caldo, almeno per me, non guasta mai.)

Se osservo il mio comportamento da fuori è facile vedere come abbia procrastinato a risolvere il problema tecnico proprio per prendermi una pausa di riflessione dal blog, auto sabotandomi in pratica. Ho usato la scusa di dover ripristinare una certificazione per far tornare a galla il sito per non scrivere, in sostanza.

E se nelle ultime settimane mi sono impegnato a rimettere a posto tutto (con un aiuto prezioso) è perché mi sento di nuovo ricaricato (rigenerato sarebbe un termine non del tutto appropriato) e pronto per tornare a scrivere.

Psicanalisi base per poveri principianti, dove per poveri si intende proprio poveri, senza un soldo.

Mentirei se dicessi di avere scritto (o almeno pensato) il calendario editoriale del prossimo mese e mentirei allo stesso modo se dicessi di non avere nessuna idea sul futuro del blog. Sono ancora a briglie a sciolte e forse questa sensazione di poter fare tutto e non poter fare niente che prima mi frenava adesso mi ringalluzzisce.

Posso dire di avere ancora diversi argomenti da trattare, racconti da pubblicare, miglioramenti grafici e tecnici da apportare al blog (che arrivati a questo punto, dopo questi benedetti mesi di pausa, diventano una priorità) e mi sento tranquillo forse perché sto instaurando un rapporto diverso con questa piccola realtà che mi sono creato.

Non voglio essere più assillato dalla ricerca di un buon argomento, dall’indicizzazione, dal dover per forza scrivere qualcosa ogni settimana, per fare qualche esempio.

 L’unico assillo che voglio ascoltare è quello di mantenere vivo il blog, scrivendo quello che mi piace e pubblicando i miei racconti. Se vorrò trasformare il blog in qualcos’altro ci dovrò arrivare con consapevolezza e un bagaglio tecnico adeguato al cambiamento.

In questo momento non voglio pensare a nient’altro che a scrivere dei buoni articoli e dei buoni racconti, migliorandomi con naturalezza, senza fretta.

Ho tante idee in diversi ambiti della mia vita alle quali non voglio rinunciare, così come non voglio rinunciare alle pubblicazioni di nuovi articoli che dovranno però essere un mio personale momento al quale ho bisogno di approcciarmi con regolare armonia, cercando allo stesso tempo di mantenere vive e appetibili tutte le altre passioni che girano intorno alla mia quotidianità.

 

 

Mi sembrava giusto scrivere questo appunto e spiegare il perché di questa assenza prolungata.

Le vostre pause di riflessione vi hanno fatto tornare indietro sui vostri passi o vi hanno portati lontano?

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