Sempre con i telefoni in mano, braccia alzate – Racconto

sempre con i telefoni in mano - piazza del Popolo

Sempre con i telefoni in mano, braccia alzate 

è un racconto-pensiero o un racconto-speranza, un modo cioè di esprimere un’idea difficile da dire sotto altra forma.

La foto è l’emblema di questo racconto perché nella piazza non c’è praticamente nessuno.

In questo breve racconto vorrei solo mostrare un sentimento comune, forse l'unico, che può davvero mettere insieme milioni di persone. E questo sarebbe il primo passo.

Il secondo inevitabile passo per cambiare la situazione è l’unione di tutte le categorie. Una in particolare può far pendere la bilancia in favore del Popolo, l’unica che sta in mezzo, tra la gente e il governo.

Questo racconto non è distopico ma utopico. Ma se solo le forze dell'ordine comprendessero che il loro ruolo è proteggere le persone e non vessarle, e che uno stato di polizia non serve a niente (e la Storia c'è lo ha ripetutamente mostrato), allora forse questa mio racconto potrebbe diventare, in parte, realtà.

Il problema è a monte o a colle, e fin lassù è difficile arrivare senza qualche pezzo lasciato indietro, anche piccolo Ma nel momento in cui questo avviene, sono solo loro l’ultimo scudo che tiene in piedi tutto quanto e dovremmo provare a farglielo capire, almeno.

Sono pessimista. L’esperienza completa non si può più evitare e dobbiamo cavalcarla fino in fondo, accettarla, essere pronti.

Credo che non ci sia altro modo che arrivare fino alla fine in questa storia, fino a che la crudeltà e la discriminazione non sfoci in inevitabili ignobili azioni. Dobbiamo capire, in maniera brutale, di non sapere cosa significhi la parola libertà.

 

Ma credo che tutto questo sia la cosa migliore che ci sia mai capitata.

 

Buona lettura

Quarta di copertina

Le strade, i vicoli, le tangenziali, le piazze di Roma sono gremite di gente. Tutti tengono il telefono in alto, la telecamera che riprende. Il mondo è con il fiato sospeso quando l’ultimo avamposto di polizia, bloccato al centro di piazza del Popolo, vuole provare ad uscire dall’accerchiamento.

Sempre con i telefoni in mano, braccia alzate - Racconto

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